A pochi chilometri da Catania, adagiata su un rilievo lavico che si affaccia sul Mar Ionio e che regala una bella vista panoramica sulla costa, si trova Acireale, la nostra città. Nata come colonia greca, nel corso dei secoli la città si è sempre più arricchita diventando un mix di mito, storia, leggenda, arte, tradizioni, cultura, bellezze naturalistiche e buon cibo che ci caratterizza da sempre.
La prima cosa che si nota giungendo ad Acireale e dirigendosi verso il centro storico, è sicuramente la Piazza del Duomo, la piazza più importante della città, considerata da molti un vero e proprio museo a cielo aperto. Qui infatti si affacciano i più significativi monumenti storici cittadini, tra i quali la Cattedrale di Maria Santissima Annunziata, del XV secolo, la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, del XVI-XVII secolo, il Palazzo Municipale del Settecento, e il Palazzo Modò.
Ad impreziosire la piazza la nuova pavimentazione, realizzata del 2009 degli architetti P. Portoghesi e V. Messina e dell’ingegnere A. Scaccianoce, formata da cerchi concentrici che alternano pietra lavica dell’Etna a pietra bianca di Comiso. La nuova pavimentazione, che ha sostituito la vecchia realizzata in cemento, ricorda l’interno di una cupola visto dal basso ed è più in sintonia con lo stile barocco della città. Al centro della pavimentazione si trova il nuovo stemma della città.
Il monumento più rappresentativo della piazza è sicuramente la Cattedrale, dedicata a Maria Santissima Annunziata, ma da sempre legata al culto di Santa Venerina, patrona di Acireale. Le origini della Cattedrale sono piuttosto antiche. Fino al XV secolo, la Cattedrale era formata da una piccola cappella, ad una sola navata, formata da 3 sole mura e dedicata all’Annunziata. Qualche anno dopo, sentendo la necessità di una chiesa molto più grande e rappresentativa. la cappella fu abbattuta e furono iniziati i lavori di costruzione che avrebbero portato la Cattedrale ad assumere la sua forma attuale.
I lavori in realtà furono piuttosto lunghi e si protrassero per diversi anni, con operazioni di ampliamento ed arricchimento continue, rese possibili soprattutto grazie alle ricche donazioni delle famiglie nobili e delle corporazioni residenti ad Acireale. Il risultato finale è una commistione di diversi stili architettonici con opere realizzate in differenti periodi. L’esempio più lampante lo costituiscono le due torri campanarie, a base ottagonale, entrambe in stile gotico, ma con periodi di costruzione completamente diversi. La torre di destra è stata realizzata nel 1544, mentre la torre di sinistra è stata realizzata alla fine dell’800, praticamente 3 secoli dopo.
La realizzazione del portale marmoreo fu affidata all’artista messinese Placido Blandamonte che completò i lavori nel 1668. L’opera in realtà fu realizza a Messina e poi trasportata prima per mare, e poi fino ad Acireale con l’ausilio di carri trainati da buoi, per essere montata pezzo dopo pezzo.
La cupola è stata realizzata tra il 1655 ed il 1732. L’interno della chiesa è a tre navate, è a croce latina, è stato realizzato tra la fine del ‘600 e la prima metà del ‘700 ed è in stile barocco. L’interno della chiesa riserva molte sorprese ai visitatori. Da ammirare infatti i numerosi affreschi sia nelle cappelle, sia nella volta, i numerosi ex voto realizzati in oro e argento e la spada, posta oggi ai piedi del simulacro di S.Venera, donata ad Acireale dalla città di Catania nel 1849, durante la rivoluzione contro il re borbone. In una delle cappelle sono inoltre custodite le reliquie di Santa Venerina.
La sorpresa più interessante ce la regala la Meridiana, progettata dagli astronomi Christian FriedrichPeters e Wolfang Sertorius nel 1843, ed abbellita dallo scultore catanesa Carlo Calì, allievo del Canova. La meridiana è stata realizzata in marmo bianco di Carrara e marmo giallo. Tutti i giorni segnala l’esatto mezzogiorno astronomico, mentre il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, il raggio di sole centra l’estremità sud della meridiana. Uno spettacolo tutto da ammirare.
Non vi resta che venirci a trovare, sia per ammirare le bellezze di Acireale, sia per assaggiare i nostri buonissimi dolci tradizionali.